di Luca Dal Prato
La recente sentenza della Cassazione n. 10527 del 28.04.2017 fornisce una interessante occasione per riflettere sulla mancata esibizione di documentazione in sede di verifica fiscale, successivamente inutilizzabile laddove sia constatata coscienza e volontà del rifiuto di esibizione. Considerata la delicatezza del momento di verifica, tenendo in considerazione che le verifiche fiscali, nella prassi, se svolte dalla Guardia di Finanza sono di carattere complessivo mentre, se volte dall’Amministrazione finanziaria, sono solitamente dedicate a specifici controlli, è opportuno che il contribuente sia a conoscenza dei diritti e doveri che regolano l’indagine che, come illustrato dalla stessa GDF (circolare GDF 1/1998 prot. n. 360000 e successiva circolare 1/2008) è finalizzata a prevenire, ricercare e reprimere violazioni tributarie e finanziarie nonché qualificarne e quantificarne la relativa capacità contributiva.